lunedì 19 novembre 2012

Omnia Mutantur.......o quasi.

Son passati mesi e son successe cose, tante cose.
Potrei dire che da aprile a ora, nel mio piccolo mondo chiamato vita è cambiato tutto...o quasi.
Sicuro è cambiato il modo di guardarla, che in sostanza la fa cambiare completamente...ma ora non esageriamo ed evitiamo di filosofeggiare troppo, che a poco serve.

Veniamone a una. Come dico sempre quando qualcuno mi racconta qualcosa e parte da Adam&Eve girondolando attorno al dunque del tutto, per poi svelarti laqualunque che nulla ormai centra più con l'inizio del discorso.

Concretizziamo.

Basta sfuià verz, petenà i bambul o sciuscià manuber...perchè una delle cose che sicuro non è cambiata è il mio piacere per il cibo, la soddisfazione che mi da mangiarlo (nonostante la dieta e i 15 kg persi) e lo scodinzolio che mi provoca il sapere di potermi mettere ai fornelli a spadellare, che sia per meMedesima o per gli amici.

E allora orsù spadelliamo!!!

Ricominciamo bellegioiemie con una ricettina di una semplicità ai limiti della vergogna, ma che vi sorprenderà per slurpettosità e scrocchiolosa golosaggine.

C'è un unico scoglio che dovete superare...recuperare la materia prima. Si perchè nonostante l'unico ingrediente sia alla nostra portata in tutti i supermercati e negozi di frutta&verdura del pianeta, il fatto è che di questo ortaggio vanno usati i 'ciuffi'.

Si. I ciuffi dei finocchi, detti anche barba, che in realtà sono niente popò di meno che...le foglie, dalle quali poi si sviluppano le ombrelle di fiorellini gialli che daranno successivamente vita ai frutti (eh si, quelli che comunemente noi chiamiamo semi di finocchio sono in realtà i frutti!....quanto mi piaceva il corso di botanica all'università...)

Intendiamoci meglio, la barba dei finocchi è in realtà facile da recuperare se conoscete qualcuno che coltiva i finocchi...come mia mamma nel suo orto delle meraviglie o se avete un ortolano di fiducia il quale ve la procura, e vi asicuro che ne vale la pena.
In commercio normalmente non si trovano finocchi 'completi' perchè è una parte molto, troppo delicata per il trasporto ed inoltre è la prima ad avvisarvi sulla freschezza del prodotto perchè da turgida e brillante diventa presto tristemente molliccia e opaca sino a diventare giallognola nel giro di pochi giorni, e tutto ciò pur rimanendo il finocchio assolutamente fragrante e conservando tutte le sue benefiche proprietà, ma capite bene che all'occhio attento della massaia media, ciò non va bene. No no no no. Non va bene. Quindi scordatevi di trovare i nostri ciuffolotti al super, nemmeno al discount. Questa volta dovrete sudarveli.

I finocchioCiuffi fritti

kilate di ciuffi di finocchio
olio di semi di arachide q.b. per frittura
sale&pepe q.b.

Lavate i ciuffi ed asciugateli delicatamente ma strabene! Ma bene però! Datemi retta usate pure il phon se non siete convinti ma asciugateli benissimo altrimenti vi schizza olio rovente per tutti i cantoni e non è mai bello per niente e nessuno che si trovi nei paraggi. Piuttosto lavateli il giorno prima e lasciateli in un panno fino al giorno dopo ma non fate panzanate, ok?

Abbondante olio di arachidi (che ha un punto di fumo più alto degli altri, quindi vi tiene il calore più a lungo e non rischiate di gremare all'istante le ultime cose che friggete) in una padella ben fonda.

Controllate che sia a temperatura con la famosa prova dello stuzzicadenti. Io uso uno spiedino, per evitare di essere troppo vicino all'olio e non lasciarci dentro pure un dito. Lo immergete nell'olio e se 'fa le bollicine' è ok!

Immergete con fermezza i ciuffi pochi alla volta. Hanno già di per sè un forte contenuto di acqua, quindi appena li immergerete sfrigoleranno tanto da sembrare vivi (immaginate poi se non li avete asciugati bene!!!) ma non fatevi intimidire...teneteli a bada con una pinza e fate in modo che siano completamente immersi nell'olio.

Capirete che è giunta l'ora di estrarli quando assumerando un colore leggermente brunastro, bastano comunque veramente pochissimi minuti.

Prendeteli con una pinza dalla base e fateli sgocciolare dall'olio per bene, con tanta pazienza. Sono molto ramificati e quindi ben propensi ad intrappolare goccioline d'olio in ogni dove, ma che noi non vogliamo nè nelle nostre arterie nè tantomento sgrondante sul nostro mento :(

Poneteli su della carta assorbente assicurandovi che assorba per bene (vedi sopra).

Sale (potete anche sorprendentemente farne senza perchè sono molto saporiti, ma qualche granellino non guasta mai) pepe e poi un segreto......divertitevi a mangiarli con le mani! Vi assicuro che vi sporcherete da morire e ungerete comunque, ma solo così prendono veramente un senso tutto loro, slurpettoso e scrocchiolosamente goloso!!!

Buon appetito e....bentortati, cucinando con Ellie Goulding - Lights






1 commento:

Viviana B. ha detto...

Ma sì, ma sì, ma sììì!!! Mi è tornata l'Orsetta brianzolaaa!!! Evviva! La ricetta, lo sai, la conosco e l'apprezzo :-P (anche perchè, visti i tempi che corrono, ha pure il pregio mica da ridere di essere estremamente low cost!), ma sono felicissima felicerrima del tuo ritorno e… ti dirò di più: festeggio la tua resurrezione blogghistica linkandoti pure su Twitter! Tiè! Un abbraccione!